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Rifacimento coperture danneggiate
Scuola Bettino Ricasoli
Terranuova Bracciolini (AR)

L'intervento sulle coperture danneggiate, che causavano infiltrazioni, ha visto l'utilizzo del pannello ISOTEC di Brianza Plastica non solo per le sue proprietà isolanti, ma per la sua pedonabilità, necessaria per rispettare la normativa sulla sicurezza del lavoro.

L'edificio che ospita la scuola Bettino Ricasoli, a Terranuova Bracciolini, è stato realizzato negli Anni Venti, su progetto dell'architetto Lamberto Furiosi. La struttura, di due piani, presenta una forma compatta a C. Sulle ali laterali, rivolte rispettivamente ad est e a ovest, si trovano i due ingressi principali, originariamente separati per l'utenza maschile e femminile; un ingresso di servizio si trova invece sul lato nord. Il prospetto principale dell'edificio, affacciato su Piazza Liberazione, si distribuisce ai lati di un elemento centrale in rilievo, concluso in alto da un timpano. L'edificio si presenta nel complesso ben conservato, nell'impianto e nelle strutture, ad eccezione di alcuni elementi che nel tempo sono stati sostituiti, come la copertura e i serramenti risalenti agli Anni Settanta.

Lo stato di degrado

Recentemente, a causa dell’avanzato degrado, è stato deciso di intervenire su alcuni elementi della scuola. Gli infissi, per esempio, in particolare quelli esposti a nord, presentavano condizioni di degrado molto avanzato: eventuali distacchi, sia delle parti lignee sia vetrate, potevano essere causa di infortunio per gli utenti. Gli altri infissi in alluminio anodizzato, montati negli anni Settanta, avevano punti sporgenti e spigoli che potevano arrecare lesioni in caso d’urto. Sulla pavimentazione esterna in autobloccanti erano presenti svariate disconnessioni, mentre su quella interna il linoleum si era staccato in più punti, costituendo un ovvio pericolo per gli studenti. Gli elementi illuminotecnici esterni, posizionati in facciata, risultavano fissati in maniera precaria e presentavano parti danneggiate o addirittura mancanti. Notevole il degrado dei soffitti intonacati, delle aule e del corridoio al secondo piano, che mostravano fessurazioni superficiali causate da infiltrazioni di acqua localizzate, riconducibili alla mancanza di impermeabilizzazione della copertura ed al deterioramento dello strato bituminoso nel canale di gronda. Anche il rivestimento esterno delle facciate, costituito da intonaco, presentava, in alcuni punti, fessurazioni superficiali. In particolare nella parte alta, in prossimità del cornicione di gronda, queste problematiche erano riconducibili al deterioramento dello strato bituminoso nel canale di gronda.

L'intervento sulle coperture

Il tetto è a padiglione con colmo sfalsato e manto in tegole marsigliesi. I prospetti est, sud ed ovest si concludono con un cornicione che nasconde il canale di gronda; quelli che si affacciano sulla corte a nord terminano invece con un aggetto intonacato sul quale si attesta il canale in rame. La copertura presente risaliva agli anni compresi tra il 1970 e il 1973, quando l’originaria in legno e laterizio fu sostituita con una realizzata con travetti in calcestruzzo e tavelloni in laterizio. Per risolvere le problematiche relative agli intonaci, con l’eliminazione delle infiltrazioni dal tetto, si è proceduto allo smontaggio del manto di copertura, per inserire un pannello isolante. La scelta del progettista è ricaduta sul prodotto ISOTEC di Brianza Plastica, un pannello isolante strutturale, in schiuma poliuretanica rigida, autoportante e pedonabile; le normative vigenti sulla sicurezza nei luoghi di lavoro prevedono, in seguito a un intervento di manutenzione straordinaria in copertura, l’installazione della “linea vita”, un sistema formato da due o più punti di ancoraggio,collegati tra loro da un cavo in acciaio inossidabile in tensione. Tale dispositivo consente di operare su tutta la superficie del tetto in assoluta sicurezza. La copertura precedente non era dimensionata per sopportare il carico dei manutentori; l’uso del pannello ISOTEC è servito, dunque, sia per impermeabilizzare la copertura che per rendere la stessa accessibile al personale addetto alla manutenzione. Per quanto riguarda l’impermeabilizzazione dei canali di gronda, è stato rimosso dapprima il manto bituminoso esistente, è stato pulito il canale e ed è stato preparato un sottofondo per la successiva applicazione della nuova guaina impermeabile. Per effettuare questa operazione è stata smontata la scossalina esistente in rame, successivamente riposizionata. Anche le tegole marsigliesi sono state riposizionate sui pannelli ISOTEC a seguito della loro posa.

 

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