Cantiere Lamiflex
Pavimentazione Industriale senza Tagli e senza Giunti In un industria meccanica, ove è in atto una profonda riconversione di un fabbricato adiacente alla stessa azienda. Si tratta di un vecchio capannone industriale fino ad ora adibito a sede produttiva di una ditta di filatura, di complessivi 11.000 mq completamente al coperto. L’impresa preposta alla ristrutturazione […]
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Pavimentazione Industriale senza Tagli e senza Giunti
In un industria meccanica, ove è in atto una profonda riconversione di un fabbricato adiacente alla stessa azienda.
Si tratta di un vecchio capannone industriale fino ad ora adibito a sede produttiva di una ditta di filatura, di complessivi 11.000 mq completamente al coperto. L’impresa preposta alla ristrutturazione per ora ha l’incarico d’ intervenire solo sui primi 3.000 mq, ove è situata l’entrata del fabbricato.
Gli interventi più impegnativi hanno riguardato la creazione di ampi lucernari, il rifacimento dell’impermeabilizzazione della copertura piana, ma soprattutto, il ripristino della pavimentazione, mediante sovrapposizione di altro massetto in calcestruzzo di limitato spessore (12 cm).
L’area coperta così rinnovata, verrà destinata alla produzione per l’industria, è prevista quindi l’installazione di speciali macchinari.
La pavimentazione
La committenza ha richiesto espressamente una qualità molto elevata della pavimentazione da realizzare. I tecnici Draco sono stati scelti per fornire un’attiva collaborazione, specie alla luce della positiva esperienza maturata nel corso di questi anni per quanto riguarda lo studio del mix design del calcestruzzo, con cui realizzare le lastre prive di giunti di controllo.
Si è dovuto ovviare alla completa assenza di giunti di controllo: vengono previsti, unicamente, giunti di lavoro in corrispondenza di ogni campo di getto. Il singolo campo ha una estensione variabile dai circa 300 – 400 mq; le lastre a loro volta sono collegate con perni in acciaio sfasati e barrotti triangolari. Inoltre occorreva tener conto della presenza di una vecchia pavimentazione in calcestruzzo. Tale pavimentazione non poteva essere eliminata, ma avrebbe dovuto costituire la base su cui posare la nuova pavimentazione a basso spessore e con interposizione, sullo stesso, di strato di scorrimento costituito da fogli in polietilene. Il livellamento del calcestruzzo è stato eseguito mediante l’uso di macchina operatrice meccanica a controllo laser (Laser screed). In ultimo, si è optato per un rivestimento di usura, di ottimo aspetto visivo, impiegando, il metodo a pastina, pompata, dopo l’avvenuto inizio presa del calcestruzzo. La pastina, una volta rappresa, è stata frattazzata meccanicamente a mezzo elicottero.
Il calcestruzzo
La necessità di coordinare tutte queste esigenze ha richiesto un approfondito studio della miscela al fine di determinare il ritiro del calcestruzzo sia in fase plastica sia ad indurimento avvenuto, il tutto volto ad ottenere un basso valore di trazione all’interno delle lastre. Per questo motivo, l’uso di uno specifico additivo superfluidificante coadiuvante di finitura Draco FLUIPAV (dosaggio 1% sul peso del cemento) in abbinamento all’additivo antiritiro (S.R.A) Draco FLUIBETON AR (dosaggio 1,5 lt/mc) e di fibre metalliche della gamma Draco FIBERCROM, in quantitativi elevati (30kg/mc), hanno permesso di ottenere un valore di ritiro idraulico molto basso: solo 320 micron/m a 28 giorni di stagionatura. Tale parametro è fondamentale, al fine di ridurre al minimo le tensioni lineari generate nelle lastre di calcestruzzo, essendo queste ultime effettivamente di grandi dimensioni e di limitato spessore. Per evitare problemi, dato che si lavorava in un periodo estivo, di è applicato a spruzzo lo stagionante pellicolare a base acrilica Draco PROBETON CURING N.
Questi additivi e aggiuntivi hanno conferito ottime caratteristiche meccaniche al calcestruzzo, in termini sia di valori di resistenza a compressione sia a trazione. Inoltre, hanno assicurato al calcestruzzo fresco una buona coesione, l’assenza di bleeding, e un’ottima finitura superficiale. La miscela di calcestruzzo RCK 30 è stata progettata per una classe di resistenza caratteristica pari a 30 MPa con diametro massimo dell’aggregato di 30 mm, consistenza S3, rapporto A/C massimo 0,48 e classe di esposizione ambientale XC2 (secondo UNI EN 206-1).