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Approfondimento normativo

Trattamento acque di prima pioggia

Approfondimento normativo Trattamento acque meteoriche (prima pioggia)

L’ impianto di prima pioggia è nato per soddisfare le richieste della legge regionale lombarda n° 62 del 27 maggio 1985.
Questa legge, nel caso insediamenti produttivi e civili con scarico in categoria C, consente il recapito sul suolo o negli strati superficiali del sottosuolo delle acque di origine meteorica, solo nel caso siano rispettate le seguenti condizioni:

  • separazione delle acque di prima pioggia da quelle successive. (La prima pioggia è definita come quella corrispondente ad un volume pari a 5 mm di precipitazione distribuiti uniformemente sulla superficie scolante servita dalla rete di drenaggio);
  • smaltimento con opere separate delle acque di prima pioggia e di quelle successive;
  • realizzazione di tali opere in modo da consentire il prelevamento distinto dei campioni delle acque di prima pioggia e di quelle successive;
  • rispetto delle disposizioni di cui:
    » alla Legge 10 Maggio 1976 e successive modificazioni
    » alla Deliberazione della Giunta Regionale del 24 giugno 1986 – n. 4/10562
    » alla Deliberazione del Consiglio Regionale del 21 marzo 1990 – n. IV/1946
    nel caso di recapito sul suolo o negli strati superficiali del sottosuolo delle acque di prima pioggia in zone non servite da pubbliche fognature e non ubicate in prossimità dei corsi d’acqua.

Il trattamento delle acque di prima pioggia deve essere effettuato per gli eventi meteorici che si distanziano di almeno 48 ore l’uno dall’altro.
Fondamentale è la separazione di un volume di prima pioggia definito ed indipendente dalla durata della precipitazione, sono quindi da escludere sistemi che limitano la portata scaricata in fognatura ma non possono controllare il volume scaricato.
Il dimensionamento quindi viene eseguito sulla base della superficie scolante identificando il volume di prima pioggia corrispondente.
Il sistema proposto abbina alla funzione di separazione delle acque di prima pioggia anche quelle di decantazione delle sabbie e di separazione degli idrocarburi.

Il funzionamento si basa sui seguenti principi:

  1. Avere a disposizione una capacità di accumulo pari al volume corrispondente a 5 mm di pioggia uniformemente distribuiti sull’area servita;
  2. Operare una decantazione di queste acque in modo da trattenere il materiale sedimentabile come le sabbie e le morchie;
  3. Separare gli oli e gli idrocarburi non emulsionati presenti nelle acque di prima pioggia mediante flottazione e raccoglierli per lo smaltimento;
  4. Evacuare l’acqua accumulata con tempi tali da avere di nuovo a disposizione la vasca vuota dopo un periodo prefissato (nel caso in esame, ad esempio, 48 ore dall’inizio del riempimento della vasca di accumulo).

La possibilità di determinare autonomamente i tempi di ritenzione delle acque di prima pioggia consente di ottenere elevati rendimenti di rimozione degli idrocarburi e degli oli non emulsionati.

Lo schema di processo è quindi il seguente:

  • separazione delle acque di prima pioggia
  • accumulo delle acque di prima pioggia
  • sfioro delle acque successive a quelle di prima pioggia
  • decantazione delle sabbie e del materiale sedimentabile
  • flottazione delle sostanze leggere
  • accumulo delle sostanze flottate
  • rilancio delle acque di prima pioggia

(*) Gli approfondimenti tecnici e la relativa documentazione tecnica dei prodotti previsti può essere richiesta al tel. 030 2131471 o alla e-mail info@casariedilservice.it

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