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Calcestruzzo drenante

E’ il principio secondo il quale il deflusso risultante dal drenaggio di un’area debba rimanere invariato dopo una trasformazione dell’uso del suolo avvenuto nell’area stessa, ossia dopo lavori di edificazione e urbanizzazione. Semplificando, se si riduce la superficie permeabile costruendo strade e palazzi, si riduce la quantità d’acqua che viene assorbita dal terreno.

È un calcestruzzo che permette all’ acqua di permeare al suo interno e, filtrata, tornare nelle falde acquifere rispettando il normale ciclo dell’acqua.

Il nuovo additivo Draco Bravo Drain Admix è stato formulato espressamente per la produzione di calcestruzzi drenanti e il suo impiego consente una loro corretta maturazione, che si traduce in manufatti più durevoli, mentre il suo dosaggio “modulabile” si adatta a qualsiasi tipo di miscela o posa.

Relazione tra albedo e temperatura
La maggiore o minore radiazione incidente riflessa, e il conseguente rispettivamente minore o maggiore assorbimento, possono influenzare la temperatura di un corpo. È infatti sufficiente pensare alla radiazione IR che influenza direttamente le vibrazioni molecolari (e quindi la temperatura di un corpo), ma anche la frazione nel visibile assorbita può causare un aumento della temperatura: se infatti una molecola assorbe tale radiazione fotopromuove un elettrone a uno stato energetico maggiore.

Cambiamento climatico e salvaguardia delle risorse idriche

Il cambiamento climatico rappresenta una sfida per la gestione delle risorse idriche, a causa di minori precipitazioni e aumento delle temperature.

Il Piano per la salvaguardia delle risorse idriche europeo propone una serie di misure di efficienza idrica, tra cui:

  • il calcolo del flusso ecologico,
  • la realizzazione della contabilità delle risorse idriche per l’allocazione efficiente dell’acqua,
  • il riutilizzo delle acque;
  • la misurazione e la tariffazione del consumo di acqua;
  • i criteri di progettazione ecocompatibile per i prodotti che comportano consumo di acqua.

Il cambiamento climatico è inoltre caratterizzato da piogge più intense e un maggior rischio di alluvioni, dovute ad una “tropicalizzazione” del clima.

Al contempo, la qualità delle risorse idriche è minacciata dall’inquinamento, dallo scarico di acque reflue, dall’estrazione eccessiva, dai cambiamenti idro-morfologici dovuti alle attività industriali, all’agricoltura, allo sviluppo urbano, e ad altro ancora.

Le città si stanno adeguando adottando Il Piano Nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici – PNACC.

Il piano deve tener conto delle vulnerabilità ambientali:

  • siccità e carenza idrica;
  • ondate di calore;
  • eventi estremi;
  • rischio idrogeologico.

Tra i principali obiettivi per contrastare il rischio idrogeologico ci sono:

  • Minimizzare la crescita del territorio impermeabilizzato;
  • Servire il territorio occupato da superfici impermeabilizzate pubbliche (strade, piazze e parcheggi pubblici) con sistemi di drenaggio urbano sostenibile;
  • Riduzione del carico inquinante veicolato dagli sfioratori di piena;
  • Aumentare la resilienza delle infrastrutture;
  • Adeguata manutenzione del patrimonio culturale.

Negli ultimi anni sono stati progettati nuovi materiali e sistemi drenanti, appositamente formulati per la realizzazione di pavimentazioni pedonabili, ciclabili e carrabili ad alto tenore di vuoti con caratteristiche drenanti.

I vantaggi delle pavimentazioni drenanti sono:

  • permettono il continuo ricircolo dell’aria all’interno della massa, accelerando il processo di scioglimento della neve o del ghiaccio, evitando la formazione di lastre;
  • permettono il deflusso delle acque, riducono quindi il ruscellamento e l’acqua planning;
  • garantiscono il recupero dell’acqua in falda;
  • aumentano sensibilmente l’effetto “Albedo”, riducendo la temperatura al suolo nella stagione estiva;
  • permettono la raccolta delle acque piovane, mediante un’accurata progettazione della sottostruttura;
  • mantengono le proprie caratteristiche fisico-meccaniche nel tempo, necessitano di una semplice manutenzione ordinaria;
  • riducono il rischio di incendio della pavimentazione stradale.

Pavimenti permeabili: le principali tipologie

Pavimenti realizzati con materiali permeabili come il calcestruzzo, la resina o l’asfalto realizzati in opera mediante stesura e finitura del materiale stesso a mano o con apposite attrezzature su supporti rigidi a loro volta permeabili.

Normative

La normativa di riferimento per le pavimentazioni drenanti è ancora in fase di sviluppo. Tuttavia, relativamente alle applicazioni di conglomerato cementizio si può fare riferimento al “CODICE DI BUONA PRATICA CONPAVIPER PER LA REALIZZAZIONE DI PAVIMENTAZIONI CONTINUE DRENANTI IN CALCESTRUZZO”

Il Decreto del Ministero dell’Ambiente “CAM Edilizia”, in vigore dal 7/11/2017, ha introdotto dei Criteri Ambientali Minimi da rispettare e adottare nei servizi di progettazione, costruzione e ristrutturazione questo per concretizzare il piano d’azione verso la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della Pubblica amministrazione.

Tra i criteri da rispettare spicca l’utilizzo di materiali permeabili e drenanti.

Il criterio che fa riferimento alle pavimentazioni le pone in relazione alla gestione dell’acqua e del micro-clima.

Il riferimento in termini di Criteri Ambientali Minimi, trova spazio nel paragrafo 2.2.3 dell’allegato CAM edilizia, relativo alla riduzione del consumo di suolo e mantenimento della permeabilità dei suoli, che trova applicazione nelle pavimentazioni delle superfici urbanizzate pedonali e ciclabili, e delle superfici carrabili in ambito di protezione ambientale. In particolare, il Decreto specifica che in tutti i progetti di intervento dovrà essere prevista una superficie permeabile pari almeno al 60% dell’area totale del progetto.

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