Domanda :

A causa di assestamenti che si sono avuti negli anni, devo procedere al rinforzo strutturale di due volte in pietrame di una chiesa seicentesca. Lateralmente si sono ulteriormente aperte due crepe che erano già presenti e in più se ne è aperta una nuova trasversalmente.

Visto che è stato deciso di rifare pure il vecchio tetto, dobbiamo procedere ad un intervento di consolidamento e potremo lavorare all’estradosso in quanto i plafoni sono affrescati e da sotto non è possibile intervenire.

Ho partecipato ad un vostro seminario tecnico dove presentavate alcune nuovo tecnologie di rinforzo strutturale. Vi chiedo se sarà possibile applicare la tecnologia con il placcaggio delle lamine o dei tessuti in fibra di carbonio in modo da consolidare rilegando questi elementi ormai distaccati evitando di fare solette collaboranti in c.a. che andrebbero ad aumentare pericolosamente i carichi.

Dato la delicatezza del lavoro chiedo anche se siete disponibili a fare un sopralluogo e darci una consulenza diretta su questo intervento.

Arch. L.D. (BS)

Risposta :

In questi ultimi tempi si sono dovuti affrontare numerosi casi come il suo ( in Italia abbiamo vissuto numerosi terremoti, uno anche nelle nostre zone del bresciano nel 2004 e più recentemente nell'alto mantovano nel 2012 ) e l’impiego della tecnologia dei rinforzi con i materiali compositi ha trovato le sue ideali applicazioni. Le fibre di carbonio con le loro notevoli capacità meccaniche a trazione combinate con la grande leggerezza sono certamente la soluzione più indicata per consolidare le volte legando le crepe passanti e rendendo impossibile la formazione di cerniere che sono la causa della destabilizzazione di una volta.

E’ ovvio che il suo caso merita un approfondimento e certamente siamo a disposizione per fare un sopralluogo e darle tutte le indicazioni utili per la definizione dei prodotti in composito più idonei, per le modalità di applicazione e di posa.

C.G.