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Impianti di separazione acque di prima pioggia (Impianti di separazione acque di prima pioggia)

Secondo normativa L.R.L. 62 27.05.1985

 

Domanda:

Nella progettazione di un condominio con 12 appartamenti con un piccolo centro commerciale è prevista un’area dedicata a parcheggio. Tra area dedicata allo stazionamento delle automobili e vie di scorrimento si occupano circa mq. 2000 totalmente pavimentati con autobloccanti e asfalto (per la precisione mq. 1850).
Vi chiedo se sono obbligato a raccogliere e trattare le acque piovane prima di inviarle allo scarico nella rete comunale di acque miste che comunque poi vanno al depuratore generale a valle.
Ing. G.G. – Desenzano (BS)



Risposta:

La normativa in vigore prescrive che le acque piovane siano condotte e poi separate in un’apposita vasca che sia in grado di contenere le ACQUE DI PRIMA PIOGGIA che sono solo i primi 5 mm. di precipitazione in quanto sono queste le acque che si possono caricare di olii, carburanti e materiale inquinante. La vasca di raccolta in questo modo dimensionata, una volta piena non accetterà le acque in eccesso che saranno deviate direttamente allo scarico.

Le ACQUE DI PRIMA PIOGGIA dovranno decantare per 48 ore e poi, una volta decantate, saranno avviate allo scarico tramite una pompa comandata da un quadro di comando che saprà leggere, tramite sonde, se è ancora in atto una precipitazione e saprà ricalcolare i tempi di stazionamento.
Nelle 48 ore di stazionamento in calma, affioreranno anche le parti leggere degli olii, carburanti, ecc. che potranno essere divisi e accumulati nell’apposita zona di separazione in modo che questi inquinanti non vadano più allo scarico e al depuratore comunale.

Ci faccia avere una planimetria in modo che possiamo esaminare e proporre gli impianti adatti alla vostre esigenze.

 

Data di pubblicazione: 30/11/2020
Data ultimo aggiornamento: 30/11/2020
Autore: CG


 

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