Casari Edil Service - rappresentanze edili specializzate

HomeSocietàConsulenze tecnichePose in operaProdotti e fornitureReferenzeContatti
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
Newsletter Newsletter

Iscriviti alla nostra newsletter

 

Richiedi subito una nostra consulenza
Hai dei dubbi? Vuoi una risposta? Chiedi al nostro Esperto




L'Esperto Risponde

Cerchi una risposta al tuo problema? Non perdere altro tempo. Consulta le risposte ai quesiti già risolti dal nostro esperto.

Balconi in c.a. degradati e da impermeabilizzare (Riparazione calcestruzzi degradati)

Risanamento cls. ed esecuzione strato impermeabile

 

In un condominio anni ’50 dobbiamo intervenire per risanare i calcestruzzi. Tutti i balconi lamentano un degrado del frontalino con distacco dello strato copriferro e ci sono molti ferri dell’armatura in vista evidentemente arrugginiti. La pavimentazione dei balconi è stata fatta con la sola lisciatura del getto senza alcuna impermeabilizzazione né applicazione di mattonelle.
Anche se sembra che il calcestruzzo sia ancora impermeabile, in molti casi si è creata una crepa più o meno in mezzeria da dove ovviamente entra l’acqua e si trascina sino al plafone sottostante con fessurazione e distacco dell’intonaco. Per meglio chiarire, in allegato le invio alcune fotografie.
Le chiediamo
1)       quali tecniche di riparazione e ricostruzione mi consigliate puntando ad una soluzione che sia di lunga curabilità, anche più dei tradizionali 10 anni.
2)       Come impermeabilizzare il balcone curando anche la sigillatura del giunto che si è venuto a creare.
Ing. F.V.(BS)

 

Gli interventi di risanamento sono i seguenti:

1) Riparazione e Protezione dei calcestruzzi dei frontalini dei balconi.

La Norma Europea EN 1504-9 prende in esame tutti gli interveti di riparazione, risanamento, protezione e rinforzo delle opere in calcestruzzo. Gli interventi devono seguire le indicazioni dei vari PRINCIPI e seguire i METODI previsti.
In questo caso le operazioni di intervento seguiranno le seguenti fasi - Norma Europea EN 1504-9 – Principio 3 – Metodo 3.1:

  • Procedere alla demolizione di ogni parte in distacco o non dotata di sufficiente resistenza e coerenza. Le armature in avanzato stato di degrado saranno scoperte rimuovendo completamente lo strato di calcestruzzo copriferro. Saranno rimosse anche le tracce di precedenti interventi di riparazione o riporti non perfettamente aderenti. Tali operazioni dovranno essere eseguite con mezzi manuali o comunque tali da non danneggiare lo strato di calcestruzzo sano sottostante evitando eccessive vibrazioni.
  • Effettuare una accurata pulizia mediante spazzolatura, o meglio sabbiatura, di tutte le superfici interessate dai successivi trattamenti, con completa rimozione di sostanze o depositi estranei, come ruggine, olio, grassi, pellicole superficiali sfarinanti. I ferri saranno ripuliti asportando completamente la ruggine e ricoperti a breve distanza con i successivi specifici trattamenti. 
  • ferri di armatura ripuliti saranno trattati mediante applicazione a pennello in due mani, a distanza di circa 3 ore l´ una dall´ altra, con una boiacca cementizia pennellabile a base di leganti idraulici, polveri silicee, inibitori di corrosione Sika Monotop-610 New (o Sika Monotop-111 Anticorrosion)
  • I riporti in spessore a ricostruzione del copriferro e di parti mancanti saranno realizzati mediante riporto diretto di malta adesiva a ritiro controllato a consistenza di stucco, costituita da inerti selezionati, cementi modificati, polimeri sintetici, contenente microfibre in polipropilene, Sika Monotop-441 Unika.
    L´ applicazione sarà  eseguita a dorso di cazzuola o spatola per spessori fino a 6 cm per mano curando di bagnare a rifiuto il sottofondo prima dell´ applicazione.
  • La superficie riparata e l´intera struttura andranno poi protette contro la carbonatazione mediante un´ apposita verniciatura.


TRATTAMENTO CONTRO LA CORROSIONE DEI FERRI DI ARMATURA INTERNI, CHE NON SONO ANCORA ARRIVATI AD UNO STATO CORROSIVO TALI DI CAUSARE IL DISTACCO DELLO STRATO COPRIFERRO . Norma Europea EN 1504-9 – Principio 9 – Metodo 9.1
La protezione anticorrosiva delle barre d'armatura non trattate con Sika MonoTop-610 (o Sika MonoTop-111 Anticorrosion), sarà assicurata dall'applicazione dell'inibitore di corrosione migrante Sikagard-903+, applicato in 2/3 mani a pennello o rullo su tutte le superfici in c.a. esposte all'azione degli agenti atmosferici.
Trattasi di vernice ad impregnazione incolore per strutture in c.a. a base di una miscela di ammino-alcoli organici ed inorganici ed inibitori di corrosione migranti, da applicare su sottofondo sano, compatto e libero da ogni impurità, in ragione di due-tre mani, con tempi di attesa tra le mani di circa 3-6 ore, per un consumo totale di almeno circa 400 gr/mq. 

LA SUPERFICIE ESTERNA A VISTA POTRA’ ESSERE RESA GRADEVOLE CON UNA VERNICIATURA CHE OLTRE A DARE UN PIACEVOLE EFFETTO ESTETICO AVRA’ LA FUNZIONE DI PROTEZIONE CONTRO LA CARBONATAZIONE E ESPOSIZIONE FUTURA Norma Europea EN 1504-9 – Principio 1 – Metodo 1.1 e Principio 7 – Metodo 7.3 e Metodo 7.4.
La protezione della struttura contro la carbonatazione verrà  assicurata dall´ applicazione della speciale verniciatura elastica protettiva e decorativa, traspirante al passaggio del vapore, impermeabile all´ acqua ed ai gas aggressivi atmosferici, a base di resina acrilica in dispersione acquosa, Sikagard-550W Elastic applicata in 2/3 mani a pennello o rullo, previa applicazione di apposito primer consolidante SIikagard-551S Elastic mediante rullo, pennello o spruzzo in 1 mano.

 

 

 2) Impermeabilizzazione pavimenti dei balconi

Si possono proporre diverse soluzioni sia con rasature cementizie flessibili e armate con tessuti in fibra di vetro che con prodotti elastomerici. Viste le fotografie che evidenziano giunti di movimento tali da fessurare decisamente le strutture, opteremmo per la soluzione più elastica applicando l’apposito prodotto Sikafloor 400N Elastic previa stuccatura dei giunti evidenti con il sigillante ad elasticità permanente Sikaflex-11FC.
Il Sikafloor-400N Elastic è un rivestimento elastico e idoneo al calpestio e all’esposizione ai raggi UV che, oltre a risolvere il problema impermeabilizzazione,  può da anche un piacevole effetto estetico.
CG

Data di pubblicazione: 02/12/2020
Data ultimo aggiornamento: 02/12/2020


 

area riservata