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Solaio danneggiato da un incendio. (Rinforzi strutturali)

Intervento di rinforzo strutturale dei travetti deteriorati nel solaio in letero-cemento

Domanda:
Un incendio ha lesionato cinque travetti di una solaio in latero-cemento. La parte rimenente è relativamente in uno stato accettabile. Ora vorremmo ripristinare le caratteristiche meccaniche dei travetti lesionati senza demolire tutto il solaio.
Le soluzioni con il placcaggio delle fibre di carbonio possono essere una soluzione valida? Che ciclo di lavoro dovremo seguire? Avete delle squadre specializate per questi interventi ?
Grazie. Imp. G.V. (BS)

Risposta:
E' un caso classico di applicazione dei compositi con l'utilizzo di lamine in "fibra di carbonio"SIKA CARBODUR. Dopo aver consultato il Vs. Ingegnere strutturista, che potrà scegliere la sezione di lamina più indicata, si potrà applicare il seguente procedimento:

1) Procedere alla demolizione di ogni parte in distacco o non dotata di sufficiente resistenza e coerenza. Le armature in avanzato stato di degrado saranno scoperte rimuovendo completamente lo strato di calcestruzzo copriferro. Saranno rimosse anche le tracce di precedenti interventi di riparazione o riporti non perfettamente aderenti. Tali operazioni dovranno essere eseguite con mezzi manuali o comunque tali da non danneggiare lo strato di calcestruzzo sano sottostante evitando eccessive vibrazioni.
Effettuare una accurata pulizia mediante spazzolatura, o meglio sabbiatura, di tutte le superfici interessate dai successivi trattamenti, con completa rimozione di sostanze o depositi estranei, come fuliggine, ruggine, olio, grassi, pellicole superficiali sfarinanti. I ferri saranno ripuliti asportando completamente la ruggine e ricoperti a breve distanza con i successivi specifici trattamenti.
I ferri di armatura ripuliti saranno trattati mediante applicazione a pennello in due mani, a distanza di circa 3 ore l´una dall´altra, con una boiacca cementizia pennellabile a due componenti a base di leganti idraulici, polveri silicee, inibitori di corrosione in dispersione di polimeri acrilici Restauro Ferri.
I riporti in spessore a ricostruzione del copriferro e di parti mancanti saranno realizzati mediante riporto diretto di malta adesiva bicomponente a ritiro controllato a consistenza di stucco, costituita da inerti selezionati, cementi modificati con l´ aggiunta di polimeri sintetici in emulsione ed opportuni additivi, contenente microfibre in polipropilene, Restauro R4.
L´applicazione sarà  eseguita a dorso di cazzuola o spatola per spessori fino a 6 cm per mano curando di bagnare a rifiuto il sottofondo prima dell´ applicazione.

2)      Rinforzo strutturale con incremento della sezione tesa con l’applicazione di lamine in fibra di carbonio vincolate monoliticamente alla vecchia struttura tramite gli appositi collanti epossidici.
La realizzazione del rinforzo strutturale con aggiunta di armatura sollecitata a trazione sarà realizzata con l’applicazione delle lamine in fibra di carbonio Armoschield CFK, vincolate al nuovo travetto in cls. tramite l’apposito adesivo epossidico  Armofix MTX. Sarà da definire la sezione più idonea in funzione delle esigenze statiche e meccaniche richieste e prescritte dal progettista strutturista.
Questi interventi potranno essere realizzati da maestranza specializzata che potremo consultare per un preventivo.
CG 

Data di pubblicazione: 02/12/2020
Data ultimo aggiornamento: 26/10/2023
Autore: CG


 

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