Casari Edil Service - rappresentanze edili specializzate

HomeSocietàConsulenze tecnichePose in operaProdotti e fornitureReferenzeContatti
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
Newsletter Newsletter

Iscriviti alla nostra newsletter

 

Richiedi subito una nostra consulenza
Hai dei dubbi? Vuoi una risposta? Chiedi al nostro Esperto




 

 

Ripristini e riparazioni frontalini, balconi e gronde in cemento armato

Il 01 Gennaio 2009 è entrata in vigore la nuova Norma Europea EN 1504 che definisce come intervenire nel RIPRISTINO E PROTEZIONE DEL CALCESTRUZZO ARMATO. Il Progettista dovrà attenersi ai vari "principi" che definiscono come affrontare le varie problematiche:

  • Principio 1 (PI) - Protezione contro l'ingresso. Ridurre o prevenire l'ingresso di agenti ostili (p.es. acqua, altri liquidi, vapore, gas, agenti chimici e biologici)
  • Principio 2 (MC) - Controllo dell'umidità. Regolare e mantenere il contenuto di umidità nel calcestruzzo entro uno specifico range di valori.
  • Principio 3 (CR) - Ripristino del calcestruzzo. Ripristino dell'elemento in c.a. nelle forma e alla funzione originale.
  • Principio 4 (SS) - Rinforzo strutturale. Aumentare o ripristinare la capacità di carico strutturale di un elemento della struttura in calcestruzzo.
  • Principio 5 (PR) - Resistenza fisica. Incrementare la resistenza all'attacco fisico e meccanico.
  • Principio 6 (RC) - Resistenza a prodotti chimici. Aumentare la resistenza si superficie al deterioramento da attacco chimico:
  • Principio 7 (RP) - Conservazione e ripristino della passività. Creazione delle condizioni chimiche in cui la superficie dell'armatura viene mantenuta o riportata ad una condizione di passività.
  • Principio 8 (IR) - Aumento della resistività. Aumento della resistività elettrica del calcestruzzo.ù
  • Principio 9 (CC) - Controllo catodico. Creare condizioni in cui le aree potenzialmente catodiche non possano dare reazioni anodiche.
  • Principio 10 (CP) - Protezione catodica.
  • Principio 11 (CA) - Controllo delle aree anodiche. Creare condizioni in cui le aree potenzialmente anodiche di rinforzo non possano prender parte alla reazione di corrosione.

L’intervento di riparazione dovrà considerare che i materiali di ripristino dovranno avere certamente la capacità di ricostruire e proteggere adeguatamente la struttura ma soprattutto dovranno avere capacità di sopportare le normali dilatazioni, vibrazioni e movimenti che sono presenti per le caratteristiche degli elementi di questa tipologia di strutture in cemento armato (Norma EN 1504-9 Principio 3 Metodo 3.1).

I materiali di riparazione, che sono posizionati in corteccia, sono posti nella posizione più sollecitata e quindi dovranno avere un modulo elastico più basso possibile affinchè il materiale di ricostruzione si possa deformare ed adattare senza causare crepe o fessure e limitando al minimo le tensioni di distacco.
Le operazioni di intervento seguiranno le seguenti fasi:
Demolizione di ogni parte in distacco o non dotata di sufficiente resistenza e coerenza e pulizia del sottofondo sino ad avere una superficie sana e affidabile.
I ferri di armatura ripuliti saranno trattati con inibitore di corrosione DRACOSTEEL malta cementizia monocomponente pennellabile ad azione passivante e protettiva delle armature.
I riporti in spessore a ricostruzione del copriferro saranno realizzati mediante riporto diretto di FLUECO 40T malta cementizia polimerica fibrorinforzata. Sviluppa alte resistenze meccaniche iniziali e finali, è impermeabile, durevole anche in ambienti aggressivi, garantisce un'elevata adesione E' idonea a tutte le classi di esposizione previste dalla UNI 11104.ed è classificata R4 (UNI EN 1504-3).


Trattamento contro la corrosione dei ferri di armatura interna, che non sono ancora arrivati ad uno stato corrosivo tali da causare il distacco dello strato copriferro.
La protezione anticorrosiva delle barre d'armatura non trattate in quanto ancora coperte dal calcestruzzo integro sarà assicurata dall'applicazione dal formulato ad effetto combinato  Draco SUPERGARD CLE vernice basata su una tecnologia che combina meccanismi di protezione organici e inorganici, per ottenere la massima efficacia e protezione anche in ambienti molto aggressivi e soggetti alla corrosione come zone industriali, marine, ecc. (Norma EN 1504-2).

La superficie esterna a vista esposta all'aggressività in zone industriali, potrà essere resa gradevole con una verniciatura che oltre a dare un piacevole effetto estetico avrà la funzione di protezione contro la carbonatazione ed esposizione futura.
La protezione della struttura contro la carbonatazione verrà assicurata dall´ applicazione della speciale verniciatura elastica protettiva e decorativa della gamma ACRIPAINT DRACOLOR disponibili in vari colori e trasparente (Norma EN 1504-9).
+

(*) Gli approfondimenti tecnici e la relativa documentazione tecnica dei prodotti previsti può essere richiesta al tel. 030 2131471 o alla e-mail info@casariedilservice.it. 


inizio pagina

Segnala questa pagina Stampa questa pagina




 

L'esperto risponde

Capitolati

Novità in edilizia

 

Casi di studio

 

 

Riparazione cls degradati 

 

 

Risanamento e rinforzo struttura piscina

 

 

Cosmesi facciate in c.a. "faccia a vista"

 

 

Riparazione cls a vista con protezione globale

 

 

Ritorna a:
Riparazione e protezione dei calcestruzzi degradanti

 

 

area riservata